mercoledì 27 ottobre 2010

13 - 07 - 2007

Tiro l'ultimo respiro di fumo, prima di spegnere la sigaretta, prima di prepararmi per la serata; rimango a guardarlo mentre leggero si alza fra la tela della zanzariera e quel che resta dei biondi campi trebbiati, del verde granturco non ancora maturo.
Gioco a sfocare il piccolo reticolo fra giallo, verde ed azzurro;
gioco a riportarlo agli occhi...
e come sarebbe se quei piccoli quadratini si staccassero come tessere di un puzzle, come sarebbe se senza troppi legami cominciassero disordinatamente a muoversi, sparpagliarsi, per poi rimanere nel posto che più gli piace, così...
senza ordine,
senza senso...

e come sarebbe guardare un campo senza figure, un campo di soli colori,
senza i confini del cielo...

E come serebbe ogni tanto riuscire a perdersi...
come mi piacerebbe poter perdermi nelle ore del mio orologio, un minuto, un'ora...
e viver attimi senza senso,
attimi di sensazioni nuove,
di nuovi colori...



... e rimarrò fra il volante e la strada,
complice di un veloce scivolare che mi lasci a un attimo dal tempo,
con la musica alta,
a riproporre alle vene nuovi battiti,
a perdersi dai troppo fisici ritmi del cuore...

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