mercoledì 27 ottobre 2010

22 - 08 - 2006

Così stamattina dopo aver perso la prima opportunità d'arrivare a Bologna, mi son trovato a dover aprir la piccola stazione dalla quale parto. I pensieri non faticavano a trovare il loro posto, ero solo. "All because of you" accompagnava il mio risveglio; seduto sulla panchina del secondo binario fissavo i cartelli che sporchi dei tanti treni passati, in due lingue suggerivano di non attraversare i binari...
binari...
Mentre la calda luce di un giorno nuovo di taglio giocava con le ombre delle colonne, binari...
partivano grandi sotto i miei piedi e più volgevo lo sguardo all'orizzonte più le due parallele, precise come mai, si avvicinavano l'una all'altra, sempre più piccole fino a nascondersi nella lontana nebbia, dissolvendosi.
Così le immagini giocavano coi pensieri, e nebbia divenne vapore, in un futuro celato, però sicuro di quella certezza, quella precisione per la quale quei due binari mai si sarebbero allontanati l'uno dall'altro.

E di poche vite perse in sè stesse pian piano si popolava la stazione, e solitarie come le mie immagini, lente, una dopo l'altra ne accompagnavano il risveglio.

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